Nuova Circolare ai Prefetti sulla soppressione e l’accorpamento delle Parrocchie
Il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Prefetto Laura Lega, ha firmato la Circolare n. 436, indirizzata a tutti i Prefetti, in tema di procedimenti per il riconoscimento civile di modificazioni, accorpamenti e soppressione di Parrocchie.
La Circolare interviene su una materia di rilevanza concordataria, oggetto della previsione dell’art. 7 della Costituzione in tema di rapporti tra lo Stato e la Chiesa, e disciplinata più in particolare dagli artt. 19 e 20 della legge 20 maggio 1985, n. 222, in tema di modificazioni e soppressioni di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.
Il testo viene incontro alle esigenze sempre più frequenti manifestate dalle Diocesi italiane, coinvolte in profondi processi di accorpamento, soppressione e riduzione delle Parrocchie sul territorio: la Circolare infatti, oltre ad indicare nel dettaglio le diverse fasi del relativo procedimento amministrativo attivato presso le Prefetture, nonchè la documentazione istruttoria richiesta, fornisce una dettagliata modulistica per questi casi.
Tale esito rappresenta il frutto di un percorso di lavoro condiviso tra la Direzione centrale degli affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo edifici di culto e l’Ufficio nazionale per i problemi giuridici della Conferenza episcopale italiana, in un’ottica di reciproca proficua collaborazione, secondo i principi concordatari che regolano la materia.
A seguito dell’emanazione della Circolare ministeriale, il Segretario generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi, con una nota indirizzata ai Vescovi italiani, ha espresso formalmente la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, nonché per la “fruttuosa collaborazione” con il Ministero dell’Interno ed in particolare con il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione che ha reso possibile tale auspicato esito: ha quindi trasmesso il testo e la modulistica predisposta a tutte le Diocesi, rendendola disponibile anche sul sito internet della stessa CEI.
